“Uno dei libri che meglio coglie questo corto circuito tra una città in sintonia con l’ambiente e una in affanno, alla rincorsa di modi e tempi che non le sono propri, è del giornalista americano Neal E. Robbins: Venezia. Un’Odissea. Speranza, rabbia e il futuro della città… Nel reportage, Robbins passa dalla città tormentata del 2018 a quella impalpabile del ricordo, quasi un contrappunto alle interviste dei residenti, un metro che misura la distanza tra l’una e l’altra, ma anche un faro che illumina un percorso, una rotta forse ancora parzialmente modificabile.”

 

Cristina Gregorin, guida di Venezia e romanziera, menzione speciale della giuria del Premio Italo Calvino (2019)
Best Venice Guides.it 25 aprile 2022

“Venezia, un’odissea: speranza, rabbia e il futuro della città è un attuale successore al bestseller degli anni sessanta, ‘Venice’ , di Jan Morris.”

 

“The Problem with the Undying Conversation About the Death of Venice, Inside Hook, Nov 22, 2021

“Il libro, che non vuole essere solo voce di lamentela ma anche di proposta attiva, si candida così ad essere un vero e proprio long seller, un volume punto di riferimento per molti anni per i cittadini di tutto il mondo che vogliano conoscere più a fondo gli innumerevoli volti di Venezia.”

 

Lorenzo Miozzo, “Speranza, rabbia e futuro di Venezia in un libro,” Il Gazzettino, 16 Ottobre 2021

“[Le prime pagine] mi hanno subito attirato perché … l’autore ti fa entrare a tuo agio… Neal scopre che esiste una città… che è un paradigma continuo di modernizzazione, di relazione, di trasformazione… è un libro costruito bene anche da punta vista narrativo… perché… riesce a integrare, intrecciare il presente che è filo conduttore delle 150 voci… C’è il ritorno alla storia…. E poi c’è l’acqua che è l’elemento che unisce. Neal è stato bravo perché nella città del 2018-19…   sono cresciute altre realtà, altre città, la terra ferma, che Neal inserisce a pieno titolo nel testo, cercando di trovare delle chiavi di lettura… non semplici: …Ci sono tante rappresentazioni dentro queste voci… ci sono le istituzioni, c‘è la politica, ci sono i movimenti, c’è la cultura, la società, e quindi Neal ha cercato in qualche modo di trasmettere questa idea di Venezia… per dare una prospettiva.”

 

Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia,
commenti al IVESER, Venezia, 15 ottobre 2021

Unopera (saggistica lui la definisce; in realtà è un avvincente intreccio tra diario e riflessione, tra romanzo di formazione e di bilancio) … Un contributo innovativo, che mette insieme (con la capacità espositiva del giornalista e lestro del narratore) gli occhi del forestoe il cuore del veneziano”…. sono certo troverete questo volume di grande interesse. Sia che siate veneziani e/o conoscitori della città.

 

Mario Santi, Il foresto veneziano, 19 giugio 2021, Ytali revista

Alla fine di questa grande opera ci si sente più coltila prosa scivola a ti prende. Questa è letteratura di viaggio ai suoi massimi livelli.

 

Anne Garvey, The Cambridge Critique

“… una riscoperta intima della magia della Serenissima che la vede non solo come una città o un paesaggio, ma un nucleo di storie che arriva alla realtà di Venezia per le persone che ci vivono.”

 

Isabella Panfido, poetessa e autrice di Lagunaria

“Un’opera saggistica? Una guida? Un testo storico? Una narrazione autobiografica? C’è un po’ di tutto: un lavoro accurato, interessante, originale …Neal Robbins è l’Ulisse veneziano. Con la semplicità del saggio accorto, Neal affronta temi sensibili fondamentali, sia storiografici sia sociali sia ambientali, cercando di superare i luoghi comuni, le tradizioni inventate e i pregiudizi.”

 

Giorgio Crovato, segregtario academico,  Ateneo Veneto, Venezia

Vorrei consigliare vivamente Venice, an Odyssey di Neal E. Robbins. È un libro che è facile da leggere, scritto in un inglese divulgativo… ricerca la storia, ma tratta soprattutto della situazione attuale con tutti gli enormi problemi… Contiene discussioni con tutta la gente di Venezia… per tutte le persone come me che fanno difficoltà con i giornali del posto e con l’inenarrabile politica locale e qualche volta si chiedono cosa stia succedendo intorno a loro. Il libro aiuta nella comprensione degli sviluppi, delle connessioni e delle prospettive di Venezia.’

 

[Tradotto da tedesco]

 

Brigitte Eckert, Unterwegs in Venedig / Out and about in Venice / Venedig Reiseblog /Venice travel blog

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Prologo Origini di un’odissea

Presi in prestito una di quelle piccole barche tipicamente veneziane, un sandolo. La mamma di un mio amico mi osservava dalla finestra che affaccia sul canale, probabilmente con un po’ di preoccupazione, mentre mi allontanavo remando sull’esile imbarcazione, planando silenziosamente sui corsi d’acqua cristallina che attraversano Venezia.

Venice An Odyssey - Neal E Robbins
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Dal Capitolo 3 — Scene

I cambiamenti climatici potrebbero costringere Venezia a dover fronteggiare delle scelte estremamente difficili tra la salvaguardia della città patrimonio mondiale e la salvaguardia della laguna. Ma ciò risveglia timori reconditi […] Come è possibile pensare di separare l’uomo e la natura, così strettamente interconnessi da secoli, senza distruggerli?

Climate change and acqua alta may force Venice to face unimaginably hard choices - Venice an Odyssey
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Dal Capitolo 11 — Origini

La storia tradizionale intorno a questi primi esordi, ai principi del primo millennio, si fonda su racconti delle origini inventati per interessi personali che sostengono presunte origini romane […] La recente archeologia ci racconta una storia molto diversa: in realtà, Venezia è stata meno romana e più piratesca di quanto molti vogliano ammettere.

Recent archaeology tells us that Venice was in reality less Roman more a pirate nation - Venice an Odyssey
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Dal Capitolo 16 — Sinantropi

Questi uccelli onnivori sono conosciuti persino per la loro capacità di catturare gli occasionali ratti, passeri, rondoni, rondini e piccioni. Suscitano esclamazioni di orrore durante le cene a causa di incidenti straordinari in cui si sono preparati un pasto a base di chihuahua, cuccioli e gattini.

Seagulls in Venice have even been known to pick off the odd rat, sparrow, swift, swallow or pigeon - Venice an Odyssey
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Dal Capitolo 17 — Abbandonato

Viti legnose strisciano sulle facciate; tetti crollati ingombrano i pavimenti con detriti e lasciano cadere la luce del sole e la pioggia nelle stanze e nei corridoi ancora dipinti in un istituzionale e poco attraente verde pisello. Non c’è da stupirsi che romanzieri, produttori del piccolo e grande schermo e scrittori abbiano adottato l’isola.

Woody vines crawl over the facades of Venice - Venice an Odyssey

VENEZIA, UN’ODISSEA

Neal Robbins esamina Venezia, riflettendo sui cambiamenti che ha visto da quando l’ha incontrata per la prima volta agli inizi degli anni Settanta — allorché vi frequentò le scuole superiori ospitato da una famiglia veneziana — fino a poco tempo fa, quando, dopo quasi cinquant’anni e una carriera di giornalista internazionale, è tornato a vedere come la città ha resistito ed è cambiata.

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Prologo Origini di un’odissea

Presi in prestito una di quelle piccole barche tipicamente veneziane, un sandolo. La mamma di un mio amico mi osservava dalla finestra che affaccia sul canale, probabilmente con un po’ di preoccupazione, mentre mi allontanavo remando sull’esile imbarcazione, planando silenziosamente sui corsi d’acqua cristallina che attraversano Venezia.

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Dal Capitolo 3 — Scene

I cambiamenti climatici potrebbero costringere Venezia a dover fronteggiare delle scelte estremamente difficili tra la salvaguardia della città patrimonio mondiale e la salvaguardia della laguna. Ma ciò risveglia timori reconditi […] Come è possibile pensare di separare l’uomo e la natura, così strettamente interconnessi da secoli, senza distruggerli?

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Dal Capitolo 11 — Origini

La storia tradizionale intorno a questi primi esordi, ai principi del primo millennio, si fonda su racconti delle origini inventati per interessi personali che sostengono presunte origini romane […] La recente archeologia ci racconta una storia molto diversa: in realtà, Venezia è stata meno romana e più piratesca di quanto molti vogliano ammettere.

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Dal Capitolo 16 — Sinantropi

Questi uccelli onnivori sono conosciuti persino per la loro capacità di catturare gli occasionali ratti, passeri, rondoni, rondini e piccioni. Suscitano esclamazioni di orrore durante le cene a causa di incidenti straordinari in cui si sono preparati un pasto a base di chihuahua, cuccioli e gattini.

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Dal Capitolo 17 — Abbandonato

Viti legnose strisciano sulle facciate; tetti crollati ingombrano i pavimenti con detriti e lasciano cadere la luce del sole e la pioggia nelle stanze e nei corridoi ancora dipinti in un istituzionale e poco attraente verde pisello. Non c’è da stupirsi che romanzieri, produttori del piccolo e grande schermo e scrittori abbiano adottato l’isola.

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From the Prologue

I borrowed a little Venetian boat, a sandolo. My friend’s Mamma watched from her window over the canal, perhaps a bit apprehensively, as I rowed by in the slender vessel, silently gliding over the glassy waterways that crisscross Venice….

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From Chapter 3 – Scenes

Climate change may force Venice to face unimaginably hard choices, between saving the world heritage city and saving the lagoon. But this raises scary unknowns… How can you pull apart nature and man thoroughly intertwined for so many centuries without destroying them?

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From Chapter 11- Origins

Traditional history surrounding these early beginnings early in the first millennium is based on self-serving origin stories touting alleged Roman origins. … Recent archaeology tells us a very different story; Venice was in reality less Roman more a pirate nation than many like to admit.

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From Chapter 16 – Synanthropes

These omnivorous birds have even been known to pick off the odd rat, sparrow, swift, swallow or pigeon. They spark exclamations of horror at dinner parties over extraordinary incidents where they have made a meal of chihuahuas, puppies and kittens.

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From Chapter 17 – Abandoned

Woody vines crawl over the facades; collapsed roofs clutter the floors with debris and let sunlight and rain fall into the rooms and corridors still painted in unappealing, institutional pea green. No wonder novelists, film and TV producers and writers have adopted the island…